lunedì 17 dicembre 2012

La nudità dell'anima..


"Sollevalo più in alto", disse.
E attese.


Lo sentivo osservare lo stato delle mie calze, la morbidezza della pelle. Sentivo il suo sguardo trafiggere il mio corpo fino a bucarmi l'anima.

Lui si allontanò, quindi forse non gli piaceva ciò che aveva visto. O forse sì.
Cercavo di capire, e intanto speravo di avere soddisfatto i Suoi occhi.


Mi chiedevo se fosse possibile sollevarlo ancora più in alto, inarcare di più la schiena e puntare i gomiti ancora più nelle profondità del divano. Mi mordevo il labbro e affondavo il viso il più possibile nelle viscere del tessuto. Quasi mi mancava il respiro.

"Testa in giù", disse.
Mi era sembrato così semplice, ma mi resi conto che svolazzava alto come un aquilone. E non solo il culo.


Il fremito familiare iniziò tra le mie gambe e mi resi conto che presto quella sensazione avrebbe invaso il mio corpo.

...Se solo potessi trovare una parola per definire il fremito della mia mente..!

Il battito del cuore, almeno ha un nome e il suo ritmo raggiunse nuove vette appena lo sentii avvicinare e posare il Suo sguardo su di me.

Un silenzioso gemito raggiunse la mia mente e il mio corpo si inarcò.. si presentò.
Ormai mi sentivo nuda fin dentro l'anima, ma non per la nudità del mio corpo.
Nuda nella mia anima, nella mia mente, davanti al Suo sguardo.

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