sabato 19 settembre 2015

Fame



Non basta averne voglia..
Bisogna sentirne la fame.

___ ilBiancoEilNero


11 commenti:

  1. Aggiungo solo questo estratto da un libro che amo moltissimo ...

    ---

    Scene in cui mi rivedo quasi al rallentatore, che mi costringono a domandarmi cosa sia quell'impulso, quel desiderio così forte che mi allontana dal "qui e ora" per farmi immergere in "qualcosa d'altro".

    Qualcosa che non so definire.
    Qualcosa che è tante cose insieme, in realtà.

    È quella pulsione incontrollabile, improvvisa.

    È quella spinta all'autodistruzione che ho sempre temuto ma che, con terrore, mi trascina via.

    È quella passione che nasce dall'attrazione per il lato oscuro, nero, perverso.
    Il lato incontrollabile, inesprimibile, con cui mi sono ritrovata faccia a faccia tante volte, affrontandolo da sola.

    È quell'impulso indistinto, morboso, quella devastazione interna che fa parte, mio malgrado, del mio universo.

    È quella sensazione di aver trovato un'anima affine proprio dove fa più male, nei suoi luoghi più cupi, segreti, nascosti, inenarrabili.

    [Eliselle, LA FAME, Miraviglia Editore, novembre 2011]


    La fame di cui parli è questo, e altro ancora.

    Bacio, dolce notte


    Ecli

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    1. Bellissimo questo testo.

      La fame, qualcosa di istintivo, incontrollabile, qualcosa che parte dalle viscere, e ti spacca la mente, una pulsione incotrollabile, ingestibile, che ti fa perdere l'orientamento, che ti divora dall'interno.
      Non ha niente a che vedere con la voglia. La voglia è qualcosa di labile, qualcosa che una volta soddisfatta, sparisce.
      La fame, quella vera, no. E' inestinguibile.
      Rimane sempre quel vuoto che non si colma. Qualcosa che non ti basta mai. Qulcosa che cerchi disperato come un tossico in astinenza che non può avere la sua dose.

      Bisogna continuare a divorarsi e rimanere affamati. E' lì che trovi la poesia.

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  2. Puoi obbligare a mangiare, ma non puoi obbligare ad avere fame.

    è proprio vero..devi avere fame per apprezzare qualcosa e qualcuno, altrimenti è solo mangiare..

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  3. Quante stupide ovvietà. ..
    che tristi metafore...
    Allora si potrebbe anche dire che un gelato te lo gusti meglio quando sei sazio o che "l'appetito vien mangiando. .."
    Suvvia...

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    1. non so chi tu sia, ma non sono d'accordo.
      Credo che il concetto espresso sia vero.
      fare delle cose ripetitive, banali scontate quello è ovvietà.
      Desiderare qualcosa, tanto da stare male quello invece è fame e non è ovvietà.

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    2. Sono ovvietà che non sei costretto a leggere. ;)
      Io non obbligo nessuno a stare nel mio blog.
      Oltretutto potevi firmarti, invece che commentare in anonimo.
      Io mi esprimo mettendoci la faccia, e non sono certo una che non accetta che nel mondo ci possa essere qualcuno che la pensa diversa da me.
      Ma commenti banali, anonimi e senza alcuna spiegazione, beh, sì, quello sì.
      Mi infastidiscono molto.

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  4. Ehi non ti scaldare tanto...che se no ti esplode la tetta rifatta!!

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  5. Arrivare a sentirne la fame...per poi saziarsi...e poi ricominciare nuovamente...
    che invidia.....

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