martedì 30 aprile 2013

Tutto ciò che ho da dare.

Perchè sono troppo viva, troppo traboccante per vivere tra parentesi. 
Ho battuto i piedi per la rabbia e ho pianto; 
poi mi sono impegnata a cercare un ruolo, un posto per me, che richiedesse tutto quello che ho da dare.

___ Anais Nin

Affrontare la realtà.

Non troverai mai te stesso finchè non affronterai la realtà.

___ Pearl Bailey


Mentre non c'eri.

Ho violentato le assenze con la fiamma che mi divorava da notti intere. Ho avuto mani come fossero voglie tue e il corpo ha suonato per te. Ho cercato il piacere anche nel vuoto...nella droga che è la tua voce e costante mi martella i sensi, ho bagnato lenzuola di peccato mentre non c'eri...

___ Il Profumo delle Rose Nere 


lunedì 29 aprile 2013

Un istante che valga una vita.

Cosa cerchi ?
Un istante che valga una vita.
 

___ Casanova


Arrivare.

Da un certo punto in avanti
non c’è più modo di tornare indietro.
È quello il punto al quale
si deve arrivare.

___ F. Kafka


In viaggio.

Ognuno di noi è in viaggio.
Ognuno di noi vive la propria avventura, affrontando ogni tipo di sfida e le scelte che facciamo durante questa avventura ci formano a poco a poco.
Queste scelte ci rafforzano, ci mettono alla prova e ci spingono ai nostri limiti.
E la nostra avventura ci rende più forti di quanto pensavamo di essere.

___ Penelope Garcia

sabato 27 aprile 2013

Vertigine.

 

In fondo poi, la gabbia è quella che ti crei da solo.
Le sbarre sono le tue paure, i tuoi limiti, sono loro che ti impediscono di volare e ti tengono in gabbia.
Come ho fatto a finire qui dentro proprio adesso che stavo staccando l'ultimo dito da terra?
È come trovarsi in cima al ponte prima di lanciarsi con il bungee jumping, guardare di sotto, essere assaliti dalle vertigini e aver paura di saltare, di lasciarsi cadere in quel vortice senza fondo.
La paura deriva dal pensare irrazionalmente alle conseguenze, senza poi poter conoscere realmente quel che può accadere.
Forse succede quando la posta in gioco è troppo alta e hai paura di farti male, troppo male. Un male che poi non saresti in grado di gestire.
Perchè in fondo affidarsi a quell'elastico, come a Lui, è perdersi.
È non avere più il controllo di niente. È mettere la tua anima, te stessa nelle Sue mani.
Quell'elastico è tutto.
Sei appeso a quell'elastico.
Forse è una forma di autodifesa di fronte a quella vertigine interiore che ti ha travolto la vita come un uragano e da cui hai paura di uscirne distrutta.
La mia miglior difesa, è sempre stata quella di scappare di fronte alle cose più grandi di me, quelle che non controllo, che non gestisco, che mi mettono di fronte a me stessa.
E la trappola deriva dal fatto che qui non si può scappare, o meglio, si potrebbe anche, ma a costo comunque di rinunciare a una parte di sè, con un dolore inevitabilmente straziante.

In fondo, quella che sento adesso è solo vertigine. E' quella che mi fa paura.

Basterebbe solo saltare.


forse fa male, eppure mi va
di stare collegato,
di vivere di un fiato,
di stendermi sopra al burrone,
di guardare giù.
La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare.
Mi fido di te.
Cosa sei disposto a perdere?

___ Jovanotti

venerdì 26 aprile 2013

Mi piace.

Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturarne l’anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.

____ A. Merini


giovedì 25 aprile 2013

Ciò che cerchi.

Se rimani nel conosciuto, difficilmente troverai ciò che cerchi.

___ T.Terzani

Sono una schiava disobbediente.

Mi ha lasciato così.
Sento il mio sesso pulsare, le mie mutandine bagnate.
Non posso rimanere così. Sto impazzendo.
Sono giorni che il desiderio mi assale.
Nella penombra della mia camera, sotto le lenzuola, apro le gambe e infilo una mano nelle mutandine, nonostante mi sia proibito.
Il mio piacere si è fatto liquido e il divieto lo rende ancora più eccitante.
Mi accarezzo, mentre fantastico ad occhi chiusi e la mia voglia scende indecente tra le cosce.
Sì, sto disubbidendo.
Le mie dita si muovono veloci sul mio sesso voglioso, mentre immagini lussuriose scorrono nella mia mente. Io, lei, Lui.
Una vocina sommessa mi dice di smettere, ma non riesco a darle retta, mentre le mie dita entrano ed escono nel mio sesso.
La mia schiena si inarca di piacere, il mio corpo freme, sussulta, ondeggia scosso dai fremiti di quell'orgasmo proibito.

"Mi scusi Padrone. Sono una schiava disobbediente." dico con voce flebile nel silenzio della mia camera.



mercoledì 24 aprile 2013

Sentire.

Il mio corpo strumento nelle Sue mani,
la mia fragilità donata a Lui,
la mia mente spinta oltre i limiti della paura,
oltre quel confine sfumato tra dolore e piacere,
in cui i contorni si perdono,
in cui tutto diventa sfocato, annebbiato,
in cui la mente si libera e diventa solo estatico sentire.
Non più essere, solo sentire.
Solo battiti, respiri, brividi, gemiti.

Solo estatico sentire.

Non più singole entità differenziate dai corpi, solo piaceri confusi, odori mescolati, voci sovrapposte.
Non più essere, solo sentire.

Solo sentire di essere vivi.




lunedì 22 aprile 2013

Il futuro che sarà.

Credo negli angeli ma frequento l’inferno
Colgo occasioni così senza necessità
Sono la venere che risorge dal niente
Non conosco più la mia vera identità
Leggo gli oroscopi ma aspiro all’eterno
Fuochi in estate per noi, nuove ritualità
Suona un’armonica ma nessuno la sente
E già piove sull’età della vanità
Portami a bere oltre le stelle
Spiegami il senso dimmi la verità, profeta
Fammi fumare venti d’immenso
Dimmi il futurò che sarà
Fare l'amore ci fa sentire moderni
A volte la vita è così comoda anestesia,
E se il giornale ci da l'idea del presente
L'arte e la follia chi le cullera?
Portami a bere oltre le stelle
Spiegami il senso dimmi la verità, profeta
Fammi fumare venti d’immenso
Dimmi il futuro che sarà
Che sarà, il futuro che sarà
Portami a bere oltre le stelle
Spiegami il senso dimmi la verità,profeta
Illudi l’uomo l’ultima volta
Dimmi che qualcosa cambieràCredo negli angeli ma frequento l’inferno
Colgo occasioni così senza necessità
Sono la venere che risorge dal niente
Leggo gli oroscopi ma aspiro all’eterno
Fuochi in estate per noi, nuove ritualità
Suona un’armonica ma nessuno la sente
E già piove sull’età della vanità
Portami a bere oltre le stelle
Spiegami il senso dimmi la verità,profeta
Fammi fumare venti d’immenso
Dimmi il futurò che sarà
Fare l'amore ci fa sentire moderni
A volte la vita è così comoda anestesia,
E se il giornale ci da l'idea del presente
L'arte e la follia chi le cullera?
Portami a bere oltre le stelle
Spiegami il senso dimmi la verità, profeta
Fammi fumare venti d’immenso
Dimmi il futuro che sarà
Che sarà, il futuro che sarà
Portami a bere oltre le stelle
Spiegami il senso dimmi la verità,profeta
Illudi l’uomo l’ultima volta
Dimmi che qualcosa cambierà.

___ Chiara

Ho incontrato la mia anima.

Incontrando te
ho riscoperto me.
Il tutto
ancora da dare
il tutto
ancora da vivere:
la profondità
di un sentimento
di un respiro,
di un dolce silenzio.
Incontrando te
ho trovato me.
Ho abbracciato
un sogno
accarezzato
un'emozione
sono volata
verso l'immenso.
Incontrando te
ho incontrato me
la mia anima
ha toccato
l'essenza.
Ho capito
il senso profondo
di un secondo,
di un attimo
di un brivido,
di un'opportunità.
Incontrando te
ho incontrato
la mia anima.

___ Silvana Stremiz


domenica 21 aprile 2013

Con una rosa.


come la porpora che infiamma il mattino
come la lama che scalda il tuo cuscino
come la spina che al cuore si avvicina
rossa così è la rosa che porto a te

lacrime di cristallo l'hanno bagnata
lacrime e vino versate nel cammino
goccia su goccia, perdute nella pioggia
goccia su goccia le hanno asciugato il cuor

portami allora portami il più bel fiore
quello che duri più dell'amor per sé
il fiore che da solo non specchia il rovo
perfetto dal dolore
perfetto dal suo cuore
perfetto dal dono che fa di sè

___ Vinicio Capossela

La muta.

Ho scavato dentro me, riaperto vecchie ferite che stanno sanguinando veleno.
Il nero sbava sulla mia anima senza alcuna pietà. Lui ne ha visto solo qualche goccia.
Come un serpente nel suo periodo di muta, i miei occhi si fanno grigi, ciechi,
il liquido lattiginoso mi rende opaca,
sento lo strato superficiale della pelle che si separa da quella profonda.
Cosa sono adesso? Cosa diventerò?
Mi imbarazza mostrarmi per quella che sono, non voglio guardare quanto sia profondo il mio nero.
Non voglio che Lui lo veda.
Vorrei essere nata diversa, sarebbe stato più semplice.
Oppure avrei dovuto continuare ad indossare quella pelle protettiva e nascondermi dietro ad essa.
E invece la muta è cominciata e non si può tornare indietro.
Striscio, mi cotorgo.
La pelle si sfoglia, si sfalda.
Guardo con occhi offuscati i frammenti di pelle caduti e provo dolore. Dolore e paura.
E più provo dolore e più ne vorrei sulla mia pelle.
Vorrei vederla sanguinare il dolore che ho dentro, come un salasso.
Quanto sono fragile in questo momento? quanto odio vedermi e farmi vedere così.
Vorrei nascondere quei brandelli di pelle, vorrei che Lui non li vedesse mai.
Questa sono io, queste le mie paure, questa la mia fragilità, questo il mio nero, il mio inferno.
Immobile, il respiro rallenta. Mi sento soffocare.
Apnea.
La mia pelle giace lì, come un vecchio strato raggrinzito.
Non guardarmi adesso, ti prego.

Riprendo a respirare.

sabato 20 aprile 2013


Non mentire a sé stessi.

La mia storia non è amena, non è dolce e armoniosa come le storie inventate.
Sa di stoltezza e confusione, di follia e sogno,
come la vita di tutti gli uomini che non intendono più mentire a sé stessi.

___ Hermann Hesse


I'm different.


Nuovi occhi.

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.
 

___ M. Proust

DIversa, ma unica.

Non sentirti “diversa”. Tu non sei diversa. Sei unica. Nel bene e nel male. Coccola il tuo bene, sopporta il tuo male. E ringrazia sempre di essere come sei. Persino quando esserlo significherà soffrire con un’intensità superiore a quella di qualcun altro.

___ M. Gramellini




L'apertura mentale.


Non c'è prezzo.

Non c’è prezzo che sia troppo alto per una sensazione....
 

___ O. Wilde


Diversità.

Sono sempre stata considerata diversa, fuori dalle righe,
di quelle che hanno sempre un appellativo appiccicato addosso.
Non è mai stato facile conviverci.
La società non accetta ciò che si scosta dalla cosiddetta "normalità".
Ma poi, in fondo, cos'è la normalità? E cosa c'è di bello in essa?
La normalità, la perfezione sono noiose.

___ ilBiancoEilNero




giovedì 18 aprile 2013

Signore del corpo e dello spirito.

Penso sempre a te.
Quando vado a letto la notte è una specie di tortura per me.
Non scriverò su questa pagina ciò che mi riempie la mente, la vera e propria pazzia del desiderio.
Ti vedo in cento pose, vergognose, verginali, languide, impudiche. Concediti interamente, tutta, quando ci rivediamo.
Tutto ciò che è nascosto agli altri, devi darmelo.
Voglio essere signore del tuo corpo e del tuo spirito.

___ J. Joyce


La parte più profonda dell'anima.

La parte piu' profonda dell'anima e' quella che ti da' il potere di essere, nel bel mezzo della folla, a chilometri di distanza con lo spirito.

___ Kofler Gianluca Boris


Femminilità.

Certe donne sculettano con il cervello.
E sono di una femminilità estrema.

___ Alemarsia


La distrazione..


Buongiorno.

E' così che vorrei svegliarmi ogni mattino, con il corpo appiccicato al Suo,
la pelle ancora calda della notte, il Suo respiro sul collo, la luce che filtra timida dalle tende.
Aprire gli occhi ed infilarli nei Suoi, con quella muta supplica che ormai conosce.
E sentire la Sua mano tra i capelli che trascina la mia testa sul Suo cazzo.
Il mio viso stropicciato sul Suo sesso ancora assonnato, il Suo profumo nelle mie narici.
Aprire la bocca e riempirla di Lui.
Circondarlo con le labbra calde della notte e sentire la Sua eccitazione prendere forma sotto il tocco della mia lingua.
Averlo tra le mani come uno scettro,
sentirlo invadere la bocca e scendere fino alla gola, a rubarmi l'aria,
a spengere la mente e riportarla nell'etere notturno
finchè tutto diventa solo sensazioni,
finchè il Suo piacere diventa il mio liquido piacere,
finchè tutto diventa carne, odori, sapori.
Sentire il Suo corpo che freme,
il Suo respiro ansante che accompagna il mio.
E poi assaporare il Suo piacere che si mescola alla saliva e scende caldo tra lingua e palato.
Nutrirmi di Lui fino all'ultima goccia e dissetare la mia bocca resa arida dalla notte.

Sì, è così che vorrei svegliarmi.
Come quella mattina in cui siamo andati via, e ho fatto tutto il viaggio con il Suo sapore dentro me.



mercoledì 17 aprile 2013

Durante la cena.

Durante la cena lo provocherò, mi sfilerò mutande e calze e gliele consegnerò perché capisca cosa può succedere dopo.
Perché immagini ogni poro della mia pelle senza il contatto del tessuto.
Perché possa sentire l’odore del mio desiderio senza il filtro della biancheria.
Ecco cosa farò: gli consegnerò i miei indumenti intimi.
Perché si chieda di cosa sa il mio sesso, mentre mastica un boccone di filetto al pepe.

___ Valèrie Tasso

Voglio molto di più.

Non mi interessa l'Amore.
Io voglio molto di più.
Voglio essere attimi di indimenticabile follia,
attimi di incendiaria passione.
Voglio essere lussuria, desiderio carnale, oggetto per il Suo piacere.
Voglio che affondi le Sue dita nella mia carne,
che mi scavi dentro con la Sua mente,
che mi graffi l'anima,
che scalfisca il mio corpo con segni indelebili.

Non mi interessa essere la Sua donna.
Io voglio molto di più.
Voglio essere la Sua femmina, la Sua puttana, la Sua schiava.
Voglio sentirglielo dire con voce ansante,
rotta dal piacere.

Non mi interessa che duri per sempre.
Io voglio molto di più.
Voglio essere attimi infiniti, istanti che riaffiorano carnali anche quando sarà tutto finito.
Voglio essere memoria emozionale: orgasmi, corpi che si intrecciano, pelle che si sfiora.
Profumi, odori, gemiti, immagini.

Voglio essere un ricordo indelebile sulla Sua pelle.



martedì 16 aprile 2013

Il filo.

E' come un filo..
Un filo invisibile a tutti..
Un filo che mi lega a Lui.
Un filo di emozioni,
un filo "sentito",
un filo al quale aggrapparsi,
un filo che stringe e solo così lascia il suo segno.

Cammino dietro di Lui.
"Devi sempre stare un passo dietro a me" - mi ha detto.
E' strano.. E' come se quel filo mi trascinasse nel Suo percorso,
nella Sua strada, un passo dietro a Lui.
Non so dove sto andando,
sono trascinata,
sradicata,
sprofondata dentro me stessa,
svestita dei miei strati, che ad ogni passo cadono,
si frantumano,
si dissolvono.
Ho paura di perdermi,
ho paura di vedermi.

Sento il rumore dei miei passi nel silenzio del vicolo riecheggiare poco dopo i Suoi.
Cammino dietro di Lui, sotto la Sua guida, trascinata da quel filo.
Un filo che si tende e che si allenta a seconda della distanza.

Una strana distanza: in fondo cos'è un passo?
E c'è tutto in quella distanza, tutto in quel filo.
C'è la mia appartenenza.


Emozionarti.

E’ difficile per una donna colta, abbassare la testa.
Questa è parte della gioia di essere sottomessa. Più nessuna decisione è vostra.
Quando non puoi più rifiutare nulla e nemmeno più muoverti, finalmente quelle voci nella mente si spengono. Tutto ciò che puoi fare, tutto ciò che ti è permesso, è solo - emozionarti.


___ Cherise Sinclair

lunedì 15 aprile 2013

La mia ombra.

Sdraiata sul letto, tremo di paura.
Mi sfida, toccando la mia ferita più profonda.
Una benda a nascondere le lacrime,
una benda a chiudere gli occhi per non vedere più quelle immagini.
La mia voce impregnata di paura che riesce a dire solo No.
Lo sento tra le mie gambe..
non è di Lui che ho paura.
Ho paura delle mie ombre, ho paura di quella ferita, ho paura di me stessa.
Le mie mani a toccare il mio sesso, la Sua lingua tra le dita.
Tremo.
Vorrei gridare il mio dolore, ma la voce non esce.
Un urlo muto.
La mente si annebbia, mentre la ferita sanguina.
Tutto trema.
Sento la Sua lingua toccarmi. Trattengo il respiro.
Nessuno era più riuscito a farlo.
È un atto di fiducia totale.
Sento sfiorarmi l'anima,
sento entrarmi dentro come nessuno era riuscito a fare,
sento crollare i muri,
mi sembra che mi accarezzi il cuore.
Un dolore terribile, che proviene dalle profondità delle viscere,
un dolore che si alleggerisce ad ogni tocco, e si mischia a dolcezza,
un dolore che fa soffrire, mentre scaccia altro dolore,
un dolore che mi lega a Lui e mi fa sentire Sua.

Gli sono grata per quel dolore.
Nessuno aveva mai provato a curarmi,
nessuno aveva mai capito quanto profondo potesse essere quel taglio,
nessuno mi aveva fatto sentire così profondamente Sua.





Il Suo desiderio.

Avrebbe mai osato dirgli che nessun piacere, nessuna gioia, nessuna fantasticheria era paragonabile alla felicità che provava per la libertà con cui egli si serviva di lei, all’idea che sapesse di non dover usare nessun riguardo? La sua assoluta certezza che, quando la toccava, fosse per accarezzarla o per percuoterla, e che quando le ordinava qualcosa fosse unicamente perché ne aveva voglia, la certezza che egli tenesse conto soltanto del proprio desiderio….

____ P.Reage


Respirare il mio male.

L’ho sentito proprio
entrare dentro di me.
L’ho sentito abitarmi le ossa,
posizionarsi sotto la pelle,
respirare il mio male,
farlo suo,
rendermi migliore.


 ___ Le noir doux poison

Momenti difficili.

Ci sono momenti difficili da superare,
ma non per questo impossibili.
Qualunque cosa fosse accaduto,
sapevo che Lui sarebbe stato lì.


domenica 14 aprile 2013

Abisso.

Sull'orlo di un abisso,
il cui odore
svela la profondità.

___ Baudelaire


Ali.

Ali bisogna avere quando si ama l'abisso.

___ Friedrich Nietzsche


Eternità della dannazione.

Ma che importa l'eternità della dannazione a chi ha trovato, in un secondo, l'infinito del piacere?

___ Charles Baudelaire 

Nuda.

Era stato più che uno sguardo: era stato un momento da lui creato, mentre tratteneva gli occhi di lei e li riempiva di tutto ciò che non osava o non voleva dire.
A lei era parso di stare nuda dinanzi a lui.

____ Vita Sackville-West



sabato 13 aprile 2013

Indigestione di vita.

Mille cuori le battevano in petto. Non sapeva dare un nome a ciò che vedeva, alle sensazioni nuove che provava, le parole che conosceva esplodevano una dopo l’altra. Se c’era al mondo la possibilità di fare un’indigestione di vita e di morirne, quello era il momento.

____ David Grossman


venerdì 12 aprile 2013

Complicata.

Di tutte le persone

fottutamente complicate
che erano entrate
nella mia vita
“io”
rimanevo la peggiore
che avessi mai conosciuto.

____ cit
 
 

Chi sei?

E con quello sguardo mi chiedi ancora: chi sei?
Non so, vorrei essere chiunque il tuo sguardo vede in me.
Sì, se solo non avrai paura di vedere – forse sarò.

___ David Grossman "Che tu sia per me il coltello"


giovedì 11 aprile 2013

Raccoglimi.

Vieni
inseguimi tra i cunicoli della mia mente
tastando al buio gli spigoli acuti delle mie paure.
Trovami nell'angolo più nero
osservami.
Raccoglimi dolcemente scrollando la polvere dai miei vestiti.
Io ti seguirò.
Ovunque.


___ Saffo 

Follia

Legami a questi attimi di eterna follia.

___ cit.


mercoledì 10 aprile 2013

Memoria della pelle.

La pelle non la freghi, è lì che sta la memoria.
I segni sono lividi che scottano, non te ne liberi.

___ Massimo Bisotti "La luna blu"


Parziale cecità.

Mi sono sempre concessa questi tempi di parziale cecità.

Diventare tutt’a un tratto capace di vedere
- questo mi avrebbe distrutta.

____ Christa Wolf


Bianco e nero.

Adesso capisce molte cose
che non avrebbe mai voluto capire.
Conosce tutte le sfumature del grigio.
Il nero è un colore che ha visto e scansato.
Eppure è lì.
Quanto al bianco,
ormai appartiene al suo passato.


____ Cit.



Come un incendio.

E' come un incendio in una foresta, stare con lui.
Nuovi posti del mio corpo vengono risvegliati e bruciati.
E' un incendiario. [...]
Esaudisce una forza in me che non era mai stata esaudita prima.
La sua vitalità sessuale è in accordo con la mia. [...]
Vive di impeti.
Sono gli impeti che mi piacciono di Henry.
Dopo un impeto, come dopo una raffica di vento, potrei stare seduta per un giorno intero e navigare lentamente sulla mia barchetta lungo il fiume giù per i sentimenti che lui a versato con tanta prodigalità.

___ Anais Nin "Henry and June"