lunedì 22 giugno 2015

Da te.

… da te imparo pura e semplice la furia della carne. 
Il nascere spaventoso all'inizio poi precipizio […]
Credo nel tuo corpo e nel mio ora ogni giorno che ti asciugo, respiro e riposo e tengo ogni tuo gesto segreto e fedele nel mio piegato. 

___ S. Massari


2 commenti:

  1. Guarda cosa mi hai già fatto, instillando l'amore goccia a goccia.

    Immagina cosa potresti farmi, se lo volessi, lasciandoti scorrere.
    Immagina cosa potrei fare, se mi mettessi alla prova, se solo mi chiedessi di darti un po' di più.

    Se solo mi spingessi oltre. Oltre me stessa, oltre il burrone, fuori dal corpo, poi di nuovo dentro.

    Fino a rendermi una cosa, nient'altro che una cosa in tuo possesso.
    Una cosa che puoi riempire con i desideri che vuoi.

    Una cosa che puoi usare.
    Trasformare.
    Animare.
    Dominare.

    Perché è quando non sono niente che riesco ad essere tutto.

    Una bambola di carne.

    [Sofia Natella, La disposizione degli organi interni, Aliberti FreeStyle, 2011]


    Annullarsi per un uomo, per essere riempite completamente dal suo essere, e per rinascere come piace a
    Lui.

    Un Niente alla ricerca del Tutto, in quella tensione volta ad individuare un punto di totale comunanza di corpo e mente, apparentemente impossibile.

    Ecli

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    1. Sono molto affezionata al testo che hai riportato. E' veramente bellissimo.
      "E' quando non sono niente che riesco ad essere tutto".
      Non so in quanti possano capire cosa voglia dire. Io adoro essere quel niente, quel niente così tutto che se non ci fosse, farebbe essere niente anche il mio Padrone.
      Un niente nel corpo e nella mente, malleabile come la creta.
      Un niente che può diventare tutto, solo se Lui lo vuole.
      Un niente che ha una potenza straordinaria.
      Un niente che è tutto. Sempre.

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