venerdì 1 novembre 2013

Arriva quel momento.

Arriva quel momento in cui ti arrendi, in cui hai esaurito le forze.
Hai dato il massimo, tutto quello che avevi per far felice una persona.
Ci hai provato, nonstante i tuoi difetti.
Ci hai provato con tutta te stessa, senza desistere mai, testarda fino all'ultimo secondo.
Poi arriva quel momento in cui ti chiedi se sia giusto continuare a lottare per qualcosa che poi forse vuoi solo tu.
Se forse, semplicemente, a volte l'amore non basta a colmare le necessità di chi hai vicino.
Se forse non sei in grado di soddisfare i suoi bisogni perchè le vostre esigenze sono diverse.
Se forse rinunciare permetterà a chi vuoi bene di trovare quello che cerca ed essere finalmente felice.
Insistere fino allo sfinimento non serve.
Deponi i guantoni, sicura di aver fatto tutto quello che potevi fare, e lasci fare il destino.
Nella vita, bisogna anche saper perdere.

___ ilBiancoEilNero


2 commenti:

  1. Questo post fa rabbrividire in quanto risulta pregno di quel senso di rassegnazione, di impotenza, di sfinimento cerebrale, forse anche di inutilità mancando soluzioni percorribili, che ci coglie quando un amore importante arriva al capolinea. Perchè gli amori, prima o poi, finiscono tutti in un vicolo cieco, e lì dentro, tra quel nero, solo dopo lunghe masturbazioni mentali si intravvede l'ultimo e unico spiraglio di luce, la via di fuga.

    E così gli amori, le relazioni, i legami di affinità svaniscono a poco a poco, lasciando tutto il loro bagaglio di ricordi. Tutto il loro carico di domande, dopo mesi o a volte anni di lotta per mettere una toppa alla falla che ha fatto affondare quell'unione, inizialmente perfetta.

    E' da un po' di tempo, cara IlBiancoEilNero, che questo blog, ricco di erotismo e di brividi di piacere (bilanciati dal dolore che il piacere richiede per poter essere stimato e assorbito), sta finendo nella malinconia. Ogni notifica mi mette nell'ansia di capire se c'è la Donna sensibile e "al limite" che qui ho scoperto, oppure semplicemente il fantasma di chi eri. In attesa di una tua nuova ripartenza, amorosa e amorale.

    La chiave di volta sta ancora nelle tue parole, quando dici:

    "Se forse rinunciare permetterà a chi vuoi bene di trovare quello che cerca ed essere finalmente felice".

    La crescita è purtroppo anche perdita. Ciascuno di voi ha donato all'altro una sua particolarissima visione di coppia, di unione, di relazione, sfociata nell'amore, nel sesso, nel dialogo, nella dedizione. Poi, quando qualcosa inevitabilmente si frantuma, quando ogni dialogo diventa rabbia, quando ogni tentativo porta allo sfinimento, forse siamo davanti al segnale che quella crescita biunivoca è finita, e che occorre rimettersi in gioco, ed affidarsi ad altre mani, ad altri percorsi di vita. Per assorbirli, viverli, goderne. E andarsene, quando scopriremo che spazi non ce ne saranno più, anche con l'ultimo incontrato.

    Ripenso, quando leggo dello sfinimento e della spossatezza che seguono tutti i vani tentativi di ricucire strappi amorosi, a qualcosa che avevo scritto in passato, e che partiva da una citazione:

    "La sofferenza, negli uomini e nelle donne, sta nell'essere continuamente costretti a scegliere, nel dover abbandonare una strada per un'altra.

    Ma è una sofferenza ancor più grande non poter scegliere, oppure non potersi concedere.

    [Alina Reyes, Fughe d'amore, Marsilio]

    Continuo ad essere circondato da persone che, in un modo o nell'altro, si collocano nella prima o nella seconda frase.

    Non c'è modo di collocare l'amore dove dovrebbe stare, come dovrebbe essere. Corpo e cuore, assieme, vissuti alla follia.

    C'è sempre qualcosa che non va, che provoca scompensi, dolore, che allontana anzichè avvicinare.

    Quando basterebbe poco, davvero poco, per lasciarsi andare, senza "se e senza ma", o - come da una definizione che uso da anni - "senza muri e maschere".

    Distrugge, l'amore. Sbriciola relazioni esistenti, crea nuovi legami, brucia quando richiede cambiamenti, partenze. Spaventa, l'amore. Quanto è più facile restare all'involucro, al corpo, alla pelle. Il viaggio dalla pelle al cuore, diceva Venditti, non è sempre banale.

    Anzi. Implica quelle maledette SCELTE.

    Scegliere l'amore. O non sceglierlo mai, perchè sarebbe fonte di dolore. Per noi o per altri.

    A te la SCELTA. Non è una sconfitta, ma solo una scelta. Solo un cambio di direzione.

    Bacio

    Ecli

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  2. L'importante è non avere ne rimpianti ne rimorsi.
    Sapere di averci messo tutto se stessi...
    Ma quando si vogliono cose diverse...si arriva al bivio...e li va fatta una scelta...e...si capisce come le due persone facciano scelte diverse...
    Si chiude un capitolo della tua vita...per Aprirna uno nuovo da scrivere e vivere...
    Questo capitolo saranno ricordi e insegnamenti per il futuro.
    Ma ricorda sempre...per essere felice con gli altri...devi prima essere felice con te stessa.
    Auguri.

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