martedì 6 novembre 2012

Legata II



Aspetto..
La Sua mano sulla mia bocca..
Le Sue dita che scavano nella mia pelle..
Il fruscio della corda che mi avvolge e poi si annoda stretta.
La rugosità delle Sue dita sui mie capezzoli, che stringono fino a farmi gridare.
Quello sguardo nei Suoi occhi, mi faceva sentire eccitata e spaventata allo stesso tempo.
Il resto nebbia.
Era la Sua volontà che aveva spinto ogni singolo momento di quella notte, e l'unica cosa che riuscivo a ricordare con chiarezza in quel migliaio di piccole istantanee di ricordi, erano i Suoi occhi.
Sentivo dolore delle gambe, la corda, così stretta intorno ad esse, e il sangue che pulsava all'interno, facendo fatica a passare.
Urlavo cercando di muovermi, ma ogni fibra della corda che mi legava, mi impediva di farlo. Gemevo e mi contorcevo, e Lui continuava a guadarmi fisso.
Poi all'improvviso, il palmo della Sua mano aperta contro il mio culo e un turbinio di schiaffi, uno dopo l'altro dopo l'altro.. senza permettermi di respirare o pensare.
Ma potevo sempre guardare in alto, guardare quel volto, e vedere quegli occhi.

Una manciata di ricordi stretti al mio petto nella calda luce del giorno dopo, qualche livido sulla mia pelle, i segni delle corde e dei morsi.

Potrei cercare di ricordare meglio e di rimettere a posto quelle piccole istantanee che aleggiano nella mia mente..
Oppure potrei semplicemente lasciare tutto così..
una sfocatura, un collage e un casino meraviglioso, con Lui al centro delle cose, come sempre è stato.

___ ilBiancoEilNero

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