sabato 24 ottobre 2015

Il tempo che passa

 
Ora si ricorda quello che ha detto dormendo.
Ha parlato del tempo che passa nella camera.
Vorrebbe tanto sapere come esprimere quel desiderio di tenere stretto a sè quel tempo che passa, faccia contro faccia, corpo contro corpo, vicini.
Dice che parla di quel tempo fra le cose, fra le persone, quello che gli altri buttano, senza importanza per loro, per quella gente perduta.
Ma dice che è forse il non parlarne che lo fa esistere, quel tempo che lei cerca di ritrovare.
Piange.
Dice che la cosa più terribile è l’oblio degli amanti, di quei giovani stranieri, occhi blu capelli neri.
Lui resta immobile, lo sguardo dissolto.
Lei si sdraia, si copre con le lenzuola e, il volto, lo nasconde con la seta nera.
Lui si ricorda che di tempo che passa si deve trattare nelle strane parole che talvolta lo fanno svegliare.

___ M. Duras "Occhi blu, capelli neri"

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