lunedì 27 maggio 2013

Tutto. Sempre.

Devo togliermi dalle tue mani, ritornare in possesso di me stessa.
Sono stata un dono fatale.
Sono stata il dono del dolore che cercavi tanto ansiosamente, la massima ricompensa del piacere. Benché avvinti in un selvaggio minuetto, ci siamo librati nello spazio, liberamente, chiunque e qualunque cosa fossimo, o fossimo destinati a essere. Come creature venute da un altro pianeta perduto.
Tu avevi bisogno del dolore. Era il mio dolore che agognavi.
Ma anche se adesso non ci credi, la tua fame è saziata in pieno. Ricorda, ora hai il tuo dolore.
Sarà “tutto, sempre”.
Anche se tu mi trovassi, io non ci sarei. Non cercare una cosa che hai già.
Anche le ore e i giorni che ci sono stati concessi, e che ora sono finiti per sempre, sono “Tutto. Sempre.”

 
___ Josephine Hart
 


 

1 commento:

  1. "Ma ricordati, per piacere, che io sono tutto quello che hai bisogno che io
    sia. Tu vivi dentro di me. Ricordati: tutto, sempre".

    [Josephine Hart, Il danno]

    Leggendoti, stamattina, ho ripensato a quando sfogliai per la prima volta quel libro e, probabilmente nello stesso capitolo, sottolineai anche io, come te, quel "tutto, sempre". Ognuno di noi intento a modellare sul proprio intimo pensieri apparentemente diversi, ove non contestualizzati nella totalità del tessuto narrativo.

    Resta che, nonostante le fughe, nonostante i distacchi, nonostante tutto finisca, chi abbiamo amato con tutto il piacere e dolore che siamo, resterà marchiato in noi. E sta qui il vero "per sempre". L'unico che reputo tale.

    Bacio

    Ecli

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