domenica 24 marzo 2013

Il tocco sconosciuto.

A quattro zampre sul letto, nuda, bendata, aspetto fremente.
"Non ti muovere." - mi aveva ordinato.
Poi silenzio. Un silenzio assordante, invadente. Di quelli che ti rimbombano in testa.
Potevo percepire solo me stessa. I battiti del mio cuore accelerato, il mio respiro.
La paura, l'eccitazione. Ma nient'altro. Il resto, silenzio. Solo silenzio opprimente.
Comincio ad essere affaticata dalla posizione, le ginocchia mi fanno male, le braccia sono stanche.
Vorrei muovermi, non so da quanto sono lì ad aspettare chissà cosa.
Ho freddo. Il mio corpo è percorso da brividi, che non distinguo da quelli della paura.
Mi sento perduta. Ho perso la dimensione del tempo e dello spazio.
Tutto sembra dilatarsi all'infinito. La mente si svuota.
Poi quel tocco.
Sento sfiorare il mio viso. Sono mani diverse, non le riconosco.
Non sono le Sue.
Tutto il mio corpo si tende sotto quelle nuove mani, a cercare di capire, scoprire.
Le sento spostarmi i capelli, accarezzarmi il collo e scendere lungo la mia schiena.
Sono stordita da quella sensazione. Un tocco diverso. Dolce, sensuale, esitante, femminile.
La paura si mescola a curiosità. Vorrei poter vedere quel volto.
Quelle mani percorrono il mio corpo, facendomi inarcare la schiena come a volerle seguire.
"Non ti muovere, ti ho detto!" - la Sua voce severa rompe il silenzio, accompagnata dallo schiocco della Sua mano sulla mia natica. Un colpo secco, bruciante, che mi fa sussultare.
"Allora Lui è qui" - penso.
Tutto il mio corpo reclama la Sua presenza, vorrei poterLo vedere, poterLo toccare.
Sento un respiro vicino alla mia bocca, poi delle labbra sfiorano le mie. Labbra femminili, morbide.
Le lingue si toccano.
Mi lascio andare a quella sensazione, schiudo la bocca, la lascio invadere da quella lingua, da quel nuovo sapore.
Mi sento eccitata. Sento il mio sesso pulsare, bagnarsi.
So che Lui è lì, sento la Sua presenza, sento il Suo profumo, che potrei riconoscere tra mille.
E' lì, accanto a me, mi sta guardando. Mi sta guardando godere. Posso quasi percepire il Suo sguardo.
Poi quelle labbra si allontanano. Le cerco nel buio della benda.
Di nuovo quella sensazione. Sola, spersa. La mente vuota.
E poi la Sua mano. Riconosco il Suo tocco. Mi accarezza il viso, i capelli, prende la mia mano e la guida sul quel corpo eccitato di donna. Sento i seni, i capezzoli turgidi, quella pelle morbida e setosa.
Poi con decisione spinge giù la mia testa.
Il mio viso si ritrova tra le gambe di lei. Respiro il suo profumo, la sua voglia, sento i suoi umori sulla mia pelle.
"Leccala" mi dice mentre strattona i miei capelli. "Voglio che tu la faccia godere".
La bacio e con la lingua scorro sul suo sesso bagnato.
Sento il suo respiro cambiare, il suo sesso schiudersi, pulsante di desiderio, sotto quel tocco e inondarmi la bocca di piacere. Gusto il suo sapore avidamente.
Non posso vederla, ma i suoi gemiti confermano il piacere che le sto donando e godo nel sapere che è ciò che Lui vuole.
La mia lingua scivola tra le sue labbra gonfie di voglia e, segue piccoli cerchi sul suo clitoride, leggera poi più forte, lo mordo, lo succhio, e mi eccito mentre la sento fremere sotto i miei tocchi.
Sento il mio sesso pulsare e rivoli di piacere scendere tra le cosce.
Poi la Sua mano, il Suo tocco di nuovo sulla mia pelle. Scorre lentamente sulla mia schiena.
E le Sue dita che si insinuano nel mio sesso e affondano dentro me.
Sposto il mio bacino incontro alle Sue mani, alla ricerca di quel tocco che mi dona piacere.
Le Sue dita entrano ed escono dentro me, mentre continuo a leccare il sesso di lei.
Il mio corpo freme, i miei gemiti accompagnano quelli di lei, i respiri si uniscono, le menti si perdono nel piacere fino ad un orgasmo gridato insieme.

Le Sue mani si avvicinano al mio viso, frugano la bocca a mischiare il mio sapore con quello di lei, accarezzano il mio volto.
"Brava la mia schiava" mi dice slegando la benda.

La vedo. Lì davanti a me, ancora sospesa nel suo orgasmo.


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