Guardo i Suoi occhi fissi nei miei attraverso lo specchio..
Il mio viso schiacciato su quella gelida superficie riflettente,
il Suo così vicino da poter percepire il profumo della Sua pelle, il rumore del Suo respiro..
Osservo quello sguardo torbido, perverso che mi entra dentro come un coltello affilato..
Nonostante io sia ancora vestita, mi sento nuda come non lo sono mai stata..
"Guardati" sussurra al mio orecchio..
Sento la Sua mano scivolare lungo la schiena e scendere a sollevarmi, con un gesto insolente, la gonna..
I miei occhi si spostano sulla mia immagine riflessa - chi è quella donna?
Distolgo subito lo sguardo.
Non riesco a guardarmi.
Intanto la Sua mano si insinua nelle mie calze, si appropria dei miei
spazi, le Sue dita affondano nella carne, e scivolano nella bagnata
voluttuosità del mio piacere.
"Continua a guardarti" il Suo ordine risuona nella stanza.
Apro gli occhi, mi vedo.
Il viso inebriato di piacere, la bocca aperta, gli occhi accesi di perversi desideri.
Sento la Sua presenza imponente dietro di me, il Suo corpo che mi
schiaccia contro lo specchio, il Suo cazzo eretto contro il mio culo, la
Sua mano abbassare le mie calze e le mie mutandine bagnate.
Mi sento oggetto delle Sue voglie, argilla che si plasma nei Suoi desideri.
Il mio corpo freme della voglia di sentirmi Sua.
Sento il rumore della cintura che si slaccia e la zip che scorre.
Il Suo cazzo si fa spazio tra le mie natiche, si bagna dei miei umori e
con un colpo deciso entra nel mio culo. Vorrei gridare di dolore.
"Guardati come godi, puttana"
Apro gli occhi. Immagini riflesse come se non mi appartenessero.
Vedo i Suoi occhi guardare sfacciatamente la mia immagine nello
specchio, la mia testa riversa indietro, il viso contorto in una smorfia
di dolore, mentre gli occhi tradiscono il mio piacere.
Il mio
corpo ondeggia sotto le Sue spinte cercando di sopportare il dolore
mentre il Suo cazzo si fa spazio dentro me. Il mio respiro affannoso
appanna lo specchio ritmicamente.
Vorrei fuggire da quel dolore ma
il mio corpo è intrappolato tra il freddo dello specchio e il calore del
Suo corpo, e Lui continua inesorabile ad entrarmi dentro.
Mi guardo. Mi sento un animale in gabbia.
Con le mani cerco di allontanare il Suo corpo, per evitare le spinte.
La mia mente è come sospesa, in un limbo tra dolore e piacere.
Poi quella sensazione di leggerezza, quasi di volare.. il mio corpo
supera il confine, si arrende al dolore e la mia mente fluttua solo
nella nebbia del piacere.
La nostra immagine è ancora lì a riflettere la perdizione delle nostre menti e la lussuria del nostro piacere.
La nostra immagine è ancora lì, impressa nello specchio della mia anima.
Questa immagine impressa nello specchio dell'anima... è veramente eccitante.
RispondiEliminaMolto eccitante.
;)
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